Zita n° 18

Nel sud Italia il termine “Zita” indica la sposa, infatti questo formato è tradizionalmente associato ai matrimoni come piatto irrinunciabile dei banchetti nuziali.

La tradizione vuole che la Zita, caratterizzata da uno spessore e ruvidezza importanti, sia spezzata a mano in parti irregolari, prima di essere messa in pentola per la cottura.

La Zita può essere impiegata nella preparazione di ricette al forno o di paste asciutte condite con sughi densi e colorati, di carne o di pesce, con verdure o ortaggi o con formaggi saporiti come il pecorino, il provolone o il caciocavallo.

In alternativa risulta ottima anche condita con sughi vegetali preparati con salsa di pomodoro e l'aggiunta di ortaggi come peperoni, melanzane e zucchine.

Disponibile in confezione da 500 g.

  • Cottura: 9 min - Al dente: 7 min
Zita n° 18


#AllaDeCecco

A Ischia è impossibile annoiarsi!

Il mare, le grotte di tufo, le case di campagna raccontano tante storie e sapori di una volta, come i "pummarulell" del piennolo esposti al sole, che addolciscono, con prelibati piatti di pasta, le calde estati e i mesi invernali.

Vivere #AllaDeCecco vuol dire assaporare ingredienti, profumi, suoni, paesaggi.
E per la pasta scegliere solo De Cecco.



Gli strozzapreti costituiscono una delle paste di tradizione romagnola. La nostra ricetta si avvale di un condimento che è un intrigante connubio di fantasie e fusioni di diversi sapori.
Strozzapreti in umido di pomodori pachino appassiti, polpettine di agnello al timo, olive taggiasche e pecorino di fossa.
Tratto dal libro Libro Pasta - Valentino Marcattilii
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Il nostro metodo

Attenzione, cura, esperienza, qualità in ogni fase: dal nostro mulino alla tua tavola

La selezione del grano

Scegliere materie prime eccellenti è il primo passo, il più importante, per creare una pasta unica.
grano

La molitura

Siamo mugnai da quasi due secoli: già nel 1831 don Nicola De Cecco produceva nel suo mulino la "miglior farina del contado". Ancora oggi maciniamo tutto il grano nel mulino accanto al pastificio, che è sempre avvolto da un intenso e piacevole profumo.
molitura

L' impasto

L' acqua fredda e l' impasto a una temperatura inferiore ai 15 gradi: due dettagli che ci permettono di ottenere una pasta che rispetta la materia prima.
impastamento

La trafilatura

Se grazie alla trafilatura la pasta prende forma, è la trafila ruvida a regalare alla nostra pasta quella porosità unica capace di catturare ogni condimento. Questa è una delle particolari procedure che abbiamo scelto con grande orgoglio.
trafilatura

L'essiccazione

Un altro dei segreti della nostra pasta è l'essiccazione lenta e a bassa temperatura. È il nostro modo di preservare intatte le caratteristiche organolettiche del grano.
essiccazione



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Spaghetti n° 12

Storicamente, si ha traccia ufficiale della denominazione "spaghetto" nel primo dizionario della lingua italiana di Nicolò Tommaseo e Bernardo Bellini (1819). Qui spaghetto viene inserito in quanto "singolare maschile diminutivo di spago" e se ne menziona la "Minestra di Spaghetti: che sono paste della grossezza di un piccolo spago e lunghe, come i sopracapellini". Una curiosità: nel 1957 la BBC trasmette il primo documentario sulla produzione di spaghetti e il giorno dopo gli studi della tv vengono intasati dalle telefonate di telespettatori che chiedono il nome di produttori e distributori di spaghetti per acquistarli. Gli Spaghetti sono talmente versatili che possono essere serviti con qualsiasi condimento, dal pesce alla carne, dalle verdure ai formaggi, ma sono ottimi anche gustati in bianco conditi soltanto con olio extra vergine e una spolverata di parmigiano. Disponibile in confezione da 500 g. e da 3 kg
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