Paccheri n° 125

I Paccheri sono tipici della Campania. Il loro nome deriva da “paccarià” che in dialetto napoletano significa “schiaffo”: probabilmente nella tradizione popolare si è voluto ricordare la consistenza grossa e pesante. Sono diffusi, con nomi diversi, anche in altre regioni.

Sono consigliati per la preparazione di paste asciutte condite con ragù di carne densi e corposi, come quello alla napoletana, che possano penetrare all'interno della pasta e insaporirla.

In alternativa possono essere gustati in pasticci al forno con formaggi e salsa al pomodoro o con ricchi sughi di pesce.

Disponibili in confezione da 500 g.

  • Cottura: 16 min - Al dente: 14 min
Paccheri n° 125


#AllaDeCecco

Vico Equense è la testimonianza che in cucina non si finisce mai di sperimentare.

Nella meraviglia di questo luogo di mare e cultura, arte e bellezza si accompagnano a fantasie di pasta con varietà di pesci e crostacei, per gustare ricette che esprimono i profumi della tradizione e che nelle mani degli chef si rivelano ricche di gustose sorprese.

Vivere #AllaDeCecco vuol dire assaporare ingredienti, profumi, suoni, paesaggi.
E per la pasta scegliere solo De Cecco.



Noi italiani saremo sempre avanti agli chef stranieri almeno sulla pasta, perché sappiamo valutarne l’importanza, ne abbiamo rispetto e sappiamo realizzare il giusto abbinamento a seconda del formato e della stagione.
Siamo esperti e consapevoli di avere di fronte un ingrediente non meno nobile di alcun altro ingrediente e con il quale si può arrivare a creare anche dei veri capolavori.
Tratto dal libro Pasta Damare - Fabio Baldassarre
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Il nostro metodo

Attenzione, cura, esperienza, qualità in ogni fase: dal nostro mulino alla tua tavola

La selezione del grano

Scegliere materie prime eccellenti è il primo passo, il più importante, per creare una pasta unica.
grano

La molitura

Siamo mugnai da quasi due secoli: già nel 1831 don Nicola De Cecco produceva nel suo mulino la "miglior farina del contado". Ancora oggi maciniamo tutto il grano nel mulino accanto al pastificio, che è sempre avvolto da un intenso e piacevole profumo.
molitura

L' impasto

L' acqua fredda e l' impasto a una temperatura inferiore ai 15 gradi: due dettagli che ci permettono di ottenere una pasta che rispetta la materia prima.
impastamento

La trafilatura

Se grazie alla trafilatura la pasta prende forma, è la trafila ruvida a regalare alla nostra pasta quella porosità unica capace di catturare ogni condimento. Questa è una delle particolari procedure che abbiamo scelto con grande orgoglio.
trafilatura

L'essiccazione

Un altro dei segreti della nostra pasta è l'essiccazione lenta e a bassa temperatura. È il nostro modo di preservare intatte le caratteristiche organolettiche del grano.
essiccazione



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Storicamente, si ha traccia ufficiale della denominazione "spaghetto" nel primo dizionario della lingua italiana di Nicolò Tommaseo e Bernardo Bellini (1819). Qui spaghetto viene inserito in quanto "singolare maschile diminutivo di spago" e se ne menziona la "Minestra di Spaghetti: che sono paste della grossezza di un piccolo spago e lunghe, come i sopracapellini". Una curiosità: nel 1957 la BBC trasmette il primo documentario sulla produzione di spaghetti e il giorno dopo gli studi della tv vengono intasati dalle telefonate di telespettatori che chiedono il nome di produttori e distributori di spaghetti per acquistarli. Gli Spaghetti sono talmente versatili che possono essere serviti con qualsiasi condimento, dal pesce alla carne, dalle verdure ai formaggi, ma sono ottimi anche gustati in bianco conditi soltanto con olio extra vergine e una spolverata di parmigiano. Disponibile in confezione da 500 g. e da 3 kg
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