La Lasagna larga doppia riccia è un formato speciale di lasagna particolarmente larga, con bordo a nastro arricciato da entrambi i lati.
La sua origine si fa risalire all'Italia meridionale in genere a alla Campania in particolare.
È caratteristico di questo tipo di pasta, come di tutte quelle aventi bordi arricciati, una certa differenza di consistenza, a cottura ultimata, tra la parte liscia e quella arricciata. La parte arricciata è anche funzionale a trattenere una maggiore quantità di sugo.
La Lasagna è uno dei formati più antichi di cui si abbia notizia. Probabilmente corrispondente alla "Lagana" latina (a sua volta derivante dal greco "laganon": foglio grande e piatto di pasta tagliato a strisce), il formato comincia ad essere conosciuto come "Lasagna" dopo l'anno Le prime tracce della sua ampia diffusione come "Lasagna" si traggono dagli scritti dei poeti italiani più celebri del XII secolo. "Granel di pepe vince / per virtù la lasagna" cita Jacopone da Todi. Cecco Angiolieri invece ammonisce i lettori: "chi de l'altrui farina fa lasagne / il su' castello non ha ne muro ne fosso".
Questo formato è raccomandato con ragù alla napoletana insieme a ricotta, sughi di carne o di cacciagione. Il metodo di preparazione consigliato per la Lasagna è quello che la vede protagonista di pasticci al forno con sughi e besciamella, talmente apprezzati in tutta Italia che prendono il nome dal formato stesso.
Disponibile in confezione da 500 g.
Chef, pesce e pasta: ecco il triangolo perfetto in cucina, secondo Gioacchino, perché con poco (apparentemente) si ottiene un grande risultato. Quando il pesce è veramente fresco, infatti, basta poco per ottenere un sugo fragrante e profumato che, unito alla pasta, offre un piatto completo e di grande soddisfazione. Sono i piatti che vengono meglio ed anche i più richiesti, piatti che esprimono la pienezza dei valori della nostra cucina, piatti che offrono leggerezza e digeribilità.
Tratto dal libro Pasta Damare - Gioacchino Pontrelli