La Grattata appartiene alla famiglia delle pastine minute da cucinare in brodo.
In Friuli Venezia Giulia, in particolare nelle provincia di Trieste, ma anche in altre regioni come Toscana e Basilicata, questo tipo di minestra apriva i pranzi importanti, come quelli di nozze: si riteneva infatti che aprisse lo stomaco, per prepararlo alle ricche e sostanziose pietanze successive.
In Umbria, invece, veniva cucinata per le puerpere in brodo d'oca o di maiale.
La Grattata è indicata soprattutto nella preparazione di minestre chiare, come brodi o consommè, arricchite anche con crostini di pane o verdure tagliate a striscioline sottili.
Si può abbinare anche a minestre legate come creme e vellutate.
Disponibile in confezione da 250 g.
All’inizio non è stato facile. Sapevo preparare solo i piatti che mi aveva insegnato mia madre ma poi, guardando quello che facevano gli chef, ho imparato la tecnica e i segreti per cucinare secondo la tradizione, ma in modo nuovo. Ho capito che per cucinare bene, l’ingrediente più importante è l’amore e la cura che si mette nel realizzare la ricetta. Ora mi diverto anche a sperimentare e talvolta è proprio la materia prima a suggerirmi l’idea per una nuova preparazione o un diverso accostamento. Un ortaggio o un pesce al mercato mi fanno venire un’idea o un nuovo abbinamento.
Tratto dal libro Pasta d’Autore - Franco e Angela Ricatti