Candele Lunghe n° 127

Le Candele Lunghe sono un formato di pasta tradizionale dell'Italia meridionale, diffuso storicamente soprattutto nel napoletano, devono il nome e la forma alle candele usate durante le processioni liturgiche.

Le Candele, come Ziti e Zitoni, vanno spezzate a mano in parti irregolari, prima di essere messi in pentola per la cottura.

Le Candele si prestano ottimamente per la realizzazione di ricette elaborate al forno.

Si accompagnano bene anche a sughi di verdure, preparati con salsa di pomodoro con olive e capperi o arricchiti con zucchine, melanzane, peperoni e ogni altro ortaggio.

Disponibili in confezione da 500 g.

  • Cottura: 9 min - Al dente: 7 min
Candele Lunghe n° 127


#AllaDeCecco

Con la bella stagione a Trani, perla della Puglia, arriva anche il piatto gustoso della tradizione.

È tempo di pasta alla tranese! La pasta al forno con le zite spezzate a mano, pomodori freschi e ingredienti, di cui ogni famiglia conserva e tramanda la propria ricetta.

Vivere #AllaDeCecco vuol dire assaporare ingredienti, profumi, suoni, paesaggi.
E per la pasta scegliere solo De Cecco.



Compito dello chef è proprio quello di cercare di valorizzare un certo tipo di pasta, ricercare il giusto abbinamento e offrire sempre una soluzione di equilibrato sapore.
Un tempo la pasta era semplice sostentamento, invece oggi è uno degli ingredienti più duttili nelle mani di un bravo chef, una potenziale sorgente di infinite ricette.
Tratto dal libro Pasta Damare - Pino Cuttaia
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Il nostro metodo

Attenzione, cura, esperienza, qualità in ogni fase: dal nostro mulino alla tua tavola

La selezione del grano

Scegliere materie prime eccellenti è il primo passo, il più importante, per creare una pasta unica.
grano

La molitura

Siamo mugnai da quasi due secoli: già nel 1831 don Nicola De Cecco produceva nel suo mulino la "miglior farina del contado". Ancora oggi maciniamo tutto il grano nel mulino accanto al pastificio, che è sempre avvolto da un intenso e piacevole profumo.
molitura

L' impasto

L' acqua fredda e l' impasto a una temperatura inferiore ai 15 gradi: due dettagli che ci permettono di ottenere una pasta che rispetta la materia prima.
impastamento

La trafilatura

Se grazie alla trafilatura la pasta prende forma, è la trafila ruvida a regalare alla nostra pasta quella porosità unica capace di catturare ogni condimento. Questa è una delle particolari procedure che abbiamo scelto con grande orgoglio.
trafilatura

L'essiccazione

Un altro dei segreti della nostra pasta è l'essiccazione lenta e a bassa temperatura. È il nostro modo di preservare intatte le caratteristiche organolettiche del grano.
essiccazione



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Storicamente, si ha traccia ufficiale della denominazione "spaghetto" nel primo dizionario della lingua italiana di Nicolò Tommaseo e Bernardo Bellini (1819). Qui spaghetto viene inserito in quanto "singolare maschile diminutivo di spago" e se ne menziona la "Minestra di Spaghetti: che sono paste della grossezza di un piccolo spago e lunghe, come i sopracapellini". Una curiosità: nel 1957 la BBC trasmette il primo documentario sulla produzione di spaghetti e il giorno dopo gli studi della tv vengono intasati dalle telefonate di telespettatori che chiedono il nome di produttori e distributori di spaghetti per acquistarli. Gli Spaghetti sono talmente versatili che possono essere serviti con qualsiasi condimento, dal pesce alla carne, dalle verdure ai formaggi, ma sono ottimi anche gustati in bianco conditi soltanto con olio extra vergine e una spolverata di parmigiano. Disponibile in confezione da 500 g. e da 3 kg
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