Nella loro terra d'origine, la Sardegna, si chiamano "malloreddus", che in dialetto sardo significa letteralmente "piccoli gnocchi", e sono considerati il piatto tipico per antonomasia.
Le peculiarità di questi piccoli gnocchi sono la dimensione, studiata per dare una consistenza inimitabile, e la superficie rigata, un tempo ottenuta schiacciando i pezzetti di pasta con il pollice sul fondo di un cesto di vimini chiamato "ciurili" e oggi realizzata utilizzando un tagliere scanalato.
Particolarmente gustosi con ricette tradizionali, in abbinamento a ricotta fresca o formaggio pecorino, gli Gnocchetti sardi sono ottimi anche con sughi di pomodoro o di carne.
Disponibili in confezione da 500 g e 3 kg.
Visitando il pastificio De Cecco sono rimasto impressionato.
Ci sono parametri di qualità davvero molto interessanti: la semola a grana grossa, l’impasto con acqua fredda, l’essiccazione lenta a bassa temperatura, le trafile ruvide.
Ho scoperto un lato nascosto del mondo della pasta.
Gennaro Esposito
I Capellini, dal nome evocativo e dalla consistenza leggerissima, hanno la loro origine contesa tra i territori di Genova, del napoletano e della Ciociaria. Sono un formato tra i più sottili nelle paste lunghe a nido.
Persino il nome dei Capellini richiama la caratteristica sottigliezza di questo formato consigliato nella dieta dei bambini dai 9 mesi in su, in modo da abituare i più piccoli ai cibi dei grandi.
I condimenti consigliati per questo formato sono semplici: ottimi gli abbinamenti al burro, come burro crudo e formaggio oppure burro fuso alla salvia e formaggio. Ottime anche le salse a base d'uovo o quelle di pomodoro fresco crudo. Altro modo per gustare al meglio i Capellini è in un brodo leggero bianco. Oltre ai brodi e alle paste asciutte, nel napoletano si usano anche per la preparazione di pasticci al forno.
Disponibili in confezione da 500 g.